08 marzo 2006
Curiosità e diffidenza
Laos, lungo la strada per Vang Vieng, agosto2005
La strada che corre a sud da Luang Prabang, verso la capitale del Laos, Vientiane, attraversa zone montuose e impervie, con strade in condizioni pessime, che, nella stagione delle piogge, ovvero quella in cui ci trovavamo lì, diventano spesso pantani in cui le vetture rimangono bloccate. Figuriamoci un autobus di linea, come quello su cui viaggiavamo, pieno di persone e dei loro bagagli... Ogni tanto l'autista si fermava e controllava non saprei bene cosa. In una di queste soste, prima che rimanessimo veramente bloccati nel fango di una frana, l'autobus si fermò in un villaggio di palafitte. Lungo la strada, proprio al nostro fianco, un gruppo di bambini stava giocando con un copertone di un camion. Al vederci, ovviamentte si fermarono tutti e si misero a guardare cosa stesse accadendo. Credo che per loro si trattasse di una novità non da poco nell'usuale ripetersi delle loro giornate. Avevano tutti visi diffidenti e curiosi allo stesso tempo. Mi colpirono un paio di bambine che tenevano i loro fratellini più piccoli sulle spalle, sorretti da un telo colorato, usato come fosse un marsupio. Erano piccole anche loro, stavano lì a giocare con gli altri, eppure quale carico di responsabilità portavano sulle spalle, tutte da sole.
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