02 agosto 2006
La valigia
Sri Lanka, Kandy, agosto 2004
E' iniziata l'ultima settimana prima della partenza, la settimana dei preparativi. Con la testa sono già là. La guida è sul comodino, la musica nelle orecchie sa già di Oriente, se mi concentro sento già l'odore del frangipane, l'incenso dei templi, la puzza delle strade. L'eccitazione della partenza mi dà già il formicolio allo stomaco.
Lo zaino è ancora in soffitta e penso a cosa devo metterci. Quest'anno vorrei fare una valigia al contrario. Voglio togliere tutto ciò che non è necessario. Ma non voglio dire che porterò qualche abito in meno, voglio proprio dire che vorrei saper partire portando solo quello di cui non riesco fare a meno. Sento veramente il desiderio di ridurre all'essenziale, perchè nulla mi possa distrarre da quello che troverò, dalla gente che avrò intorno, dai luoghi e dalle atmosfere. Purtroppo, so già che non sarò coerente, perchè non potrei mai eliminare la macchina fotografica: per certo quella non è indispensabile in assoluto, ma in effetti lo è per me.
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2 commenti:
Io non provo interesse per quello che metti nella valigia all'andata...ma sono qui in trepidante attesa per le emozioni e le fotografie che porterai al ritorno...
Buon viaggio!
DanielaF
Ciao Luisa, scusami se ti scrivo qui in questo tuo post del 2006, ma stavo gironzolando sul tuo blog e sono incappata in questo post e mi sono rivista molto; proprio nel 2006 ho ridotto al minimo minimo la valigia, proprio per non pesarmi troppo sulla schiena in vista dei km da fare e per godere delle emozioni di una avventura sia dello spirito che della mia persona: è stato l'anno in cui ho percorso una parte del Camino de Santiago.
E' stata una esperienza unica, una sferzata di energia , di positività.
Un abbraccio
Chiara
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