Camogli, dicembre 2006Guardare le onde infrangersi sugli scogli può essere un'esperienza quasi mistica. Il raccoglimento e l'attesa di fronte ad ogni nuova massa d'acqua che sale, s'ingrossa, s'infrange e poi esplode, vuole l'attenzione e il silenzio. E' un incanto che ti ipnotizza con la forza e l'energia che sprigiona e stare vicino a tutto questo è un pò come catturare quella forza per farla propria.
6 commenti:
bello questo blog. belle foto.
complimenti.
Le uniche consolazioni di quando si torna, le piccole cose di ogni giorno fra le quali il tuo blog, le belle cose che scrivi e le belle foto che fai. Sono tornata sigh....ma ho ancora il cuore laggiù e dubito lo riporterò a casa presto. Non posso mandarti nessuna foto perché io sono all'antica non posseggo la digitale perché ancora mi piace il gusto della sorpresa quando le ritiro dal fotografo. Comunque si ricomincia, ma come tu ben sai.... com'é difficile!!!
Buona giornata.
Consuelo
Consuelo, non si torna più...ma sono contenta di sentirti dire queste cose. Un abbraccio
difficile commentar con le parole, non impossibile... forse è anche per quello che le immagini parlano per noi, scavalcando l'artificio ed i limiti del verbo.. giuro che se non le avessi scattate tu quelle foto, crederei di averle fatte io... anzi, magari fossi straordinario come te a shottare questi frammenti spazio.tempo... sono veramente colpito dalla stessa identica lunghezza d'onda, dallo spirito d'osservazione, contemplativo...
Marco
Bellissima anche questa!
Par di sentilo il frastuono dell'onda contro gli scogli in tutta la sua potenza ...
Ecco, si potrebbe registrarlo e metterlo come commento alla foto ..la prossima volta ci provo ;-)
Un saluto da Savona
Lorenzo
ti tengo d'occhio.
Posta un commento