29 dicembre 2008
Buone feste
Quando ero piccola, amavo molto leggere le storie di Emilio Salgari. La prima e la più amata era "I misteri della Giungla Nera". Fu attraverso quel libro che cominciai a pensare a quanto affascinante, misterioso e bello dovesse essere il continente asiatico e l'India, in particolare. Se sognavo qualcosa era di andarci e tanto ci ricamavo sopra che l'India, in un modo o in un altro, scappava sempre fuori. Poi le cose cambiarono: si cresce, la vita prende la strada che deve prendere, gli studi, la laurea in giurisprudenza, il lavoro, la famiglia, i figli... L'India era sparita. Ma tant'è: crescere alle volte vuol dire proprio tornare bambini. E noi donne siamo complicate, anche quando siamo semplici. E' arrivata l'età in cui sono comparse le domande. "Dove sono finita? Come ci sono arrivata qui? Ma è questo ciò che volevo?". Bè, no. Non era quello.
Tutta questa storia per cosa? Per augurare a tutti buone feste. Per augurarvi un anno in cui non scorderete i vostri sogni e i vostri desideri. Vi auguro di ripescarli e inseguirli, perchè se si sono sognati un motivo ci deve essere e con un pò di coraggio, un piccolo passo alla volta, si può arrivare.
E... no, non sognavo solo l'India. Sognavo molto di più. E tanto di quel di più, adesso ce l'ho. Un passo alla volta, mi auguro ancora, per il prossimo anno, di continuare a crescere.
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4 commenti:
Bè, non è sempre facile realizzare i propri sogni. Spesso non si tratta del non poter realizzarli: spesso ci troviamo in condizioni tali da poter far ciò che avevamo tanto desiderato, ma di avere paura di farlo. Perciò un po' ti invidio (in senso assolutamente positivo), perché sei riuscita a realizzare il sogno dell'India (che deve essere un luogo bellissimo ma anche pieno di contraddizioni).
Bellissimo blog, complimenti!
La paura è un sentimento che conosco molto bene, Gionata. E la vestiamo di mille ragioni razionali e motivi che ci paiono insormontabili. Però vincerla è esattamente quello che va fatto per poter vivere bene.
Tanti auguri e mille grazie.
cara Luisa, penso sia normale che la vita abbia poi il sopravvento sui sogni. Alcuni sogni non sono facili da realizzarsi e purtroppo non tutto dipende solo da noi.
L'importante è continuare ad averne, di sogni (quelli che si avevano da bambini, ma anche, a piacere, di nuovi)!
(anche io da piccola leggevo i libri di Salgari, penso di averli letti tutti, li prendevo dalla biblioteca di quartiere. Mi ero pure creata una storia parallela in cui io ero la figlia di Yanez e partecipavo a tutte le imprese di Sandokan... un sogno mai realizzato!)
Grazie per i tuoi auguri speciali e carissimi auguri di buoni sogni!
Ciao Silvia. Buone feste, prima di tutto.
Io invece i libri di Salgari li ho quasi tutti e sono sempre in bella fila nella mia libreira. non me ne dividerei mai!
Ci sono sogni che in realtà esprimono quello che realmente siamo. Quando la vita ce li fa dimenticare, vuol dire, troppo spesso, che ci dimentichiamo chi siamo, come siamo, ciò che amiamo. Sono quelli i sogni che contano e che non vanno dimenticati, quelli che, in un modo o in un altro, ti fanno capire la strada che devi fare. Diceva Terzani in un libro che la vera comprensione viene dal cuore prima che dalla testa. I nostri sogni sono spesso la lingua del cuore e non seguirla fa male. Anche se è difficile. Del resto, realizzare il sogno di andare in India (come in Cambogia, Laos, Birmania, Sri Lanka) non è significato, per me, solo avere i biglietti e partire. E' stato difficile, molto. Ma quello che mi ha portato è stato incommensurabilmente importante.
Un abbraccio.
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