Per le strade di Yangon non ci sono monaci. Li hanno presi durante la notte dai monasteri, picchiati, imprigionati. Gli studenti in strada stamani gridano davanti il filo di ferro: "Dove sono i nostri monaci?"
7 commenti:
Anonimo
ha detto...
Cara Luisa, me lo chiedo anche io, e sempre più spesso in questi tragici giorni. Oggi sono in rosso, ed il mio cuore batte sempre più forte per i monaci e per quella splendida popolazione. E soppraffatta da mille emozioni, ripenso che soltanto poco più di un mese fa ero seduta accanto a loro alla Shwedagon Paya ed alla Mahamuni Paya. Prego in silenzio per loro e spero con tutta me stessa per una Birmania libera. Chiara
non scrivo mai su internet,è dal 2002 che ti"leggo" su coquinaria volevo farti i miei più sinceri complimenti per quello che tu ed eros scrivete e fotografate...grazie per le belle immagini che mi regalate e per i racconti dei vostri viaggi...continuate così... ciao milva
Cara Luisa, può essere che in qualche momento il nostro viaggio si sia incrociato: sono partita il 6 agosto e tornata il 23, quando stava iniziando la protesta per l'aumento dei prezzi del carburante. La Birmania ha così colpito il mio cuore e la mia anima che ogni giorno è nei miei pensieri e nelle mie preghiere. E faccio di tutto perchè, anche chi mi sta accanto, le persone con cui vengo a contatto non dimentichino. La situazione della Birmania non può diventare una notizia da didascalia nelle pagine degli Esteri. Un abbraccio e grazie delle splendide foto: hai il dono di catturare in una foto l'anima vera delle emozioni. Chiara
Chiara, io sono partita il 9 agosto e sono tornata il 1 settembre e quindi eravamo lì proprio nello stesso periodo. La gente diceva che dopo l'aumento della benzina il governo avrebbe durato poco, ma mai avrei potuto pensare che sarebbe successo quello che è successo. La Birmania è un posto speciale, abitato da un popolo speciale. Chi, come noi, l'ha conosciuta un pò non può non provare esattamente quello che dici.
7 commenti:
Cara Luisa, me lo chiedo anche io, e sempre più spesso in questi tragici giorni.
Oggi sono in rosso, ed il mio cuore batte sempre più forte per i monaci e per quella splendida popolazione.
E soppraffatta da mille emozioni, ripenso che soltanto poco più di un mese fa ero seduta accanto a loro alla Shwedagon Paya ed alla Mahamuni Paya.
Prego in silenzio per loro e spero con tutta me stessa per una Birmania libera.
Chiara
non scrivo mai su internet,è dal 2002 che ti"leggo" su coquinaria volevo farti i miei più sinceri complimenti per quello
che tu ed eros scrivete e fotografate...grazie per le belle immagini che mi regalate e per i racconti dei vostri viaggi...continuate così... ciao milva
grazie
http://lacuocapetulante.blogspot.com/2007/10/un-blog-come-una-maglietta.html
(ho usato la tua foto...è di una bellezza straziante)
petula, ho visto e hai fatto bene. Più rosso c'è nei blog e più sono contenta. :))
Chiara, ma non è che per caso ci siamo incrociate? Comunque continua a pensarci, non dimentichiamoceli ancora una volta!
Milva, ti dico solo grazie. Un abbraccio.
Cara Luisa,
può essere che in qualche momento il nostro viaggio si sia incrociato: sono partita il 6 agosto e tornata il 23, quando stava iniziando la protesta per l'aumento dei prezzi del carburante.
La Birmania ha così colpito il mio cuore e la mia anima che ogni giorno è nei miei pensieri e nelle mie preghiere.
E faccio di tutto perchè, anche chi mi sta accanto, le persone con cui vengo a contatto non dimentichino.
La situazione della Birmania non può diventare una notizia da didascalia nelle pagine degli Esteri.
Un abbraccio e grazie delle splendide foto: hai il dono di catturare in una foto l'anima vera delle emozioni.
Chiara
Chiara, io sono partita il 9 agosto e sono tornata il 1 settembre e quindi eravamo lì proprio nello stesso periodo. La gente diceva che dopo l'aumento della benzina il governo avrebbe durato poco, ma mai avrei potuto pensare che sarebbe successo quello che è successo. La Birmania è un posto speciale, abitato da un popolo speciale. Chi, come noi, l'ha conosciuta un pò non può non provare esattamente quello che dici.
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