24 marzo 2009

Cento monaci


Myanmar, Amarapura, agosto 2007

Pochi giorni fa, in Tibet, sono stati arrestati altri 100 monaci buddhisti, accusati di rivolta contro il governo di Pechino. Cosa questo significhi, è assolutamente ovvio. I monaci saranno incarcerati, torturati, trattati in maniera del tutto disumana. Ne usciranno pochi da quelle prigioni. Le testimonianze di chi è riuscito ad essere liberato e ha lasciato la Cina sono terribili.
In un mondo diverso, i soldi non potrebbero contare così tanto da continuare ad avere rapporti di qualunque genere con una nazione che sta mettendo in atto un genocidio e un annientamento culturale così radicale. Quanto siamo ipocriti quando ci preoccupiamo dell'estinzione di strane razze di insetti del tutto sconosciute e poi continuiamo a far finta di nulla davanti a tutto questo?

1 commento:

ishin ha detto...

..continuo a non trovare le parole.

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