20 marzo 2009

Lo zio Ho


Vietnam

Quello che segue, è un altro dei bei racconti di viaggio di Consuelo e stavolta anche l'immagine è sua. Gustatevelo.

"Dicembre 2003. Vietnam del Nord. Viaggiamo in sella alla mitica Minsk russa in un periodo nel quale il fango la fa da padrone. Mi hanno dato un casco nel quale ci sto tre volte ed ogni volta che prendiamo una buca, e sono tante, rischio di perderlo. Siamo tre moto: una è la nostra; una della nostra guida che ci accompagnerà in questa nuova avventura e una di una futura nuova guida che deve imparare il mestiere. Non è decisamente il periodo delle risaie verdi e rigogliose ma il paesaggio è lo stesso emozionante.
Ci fermiamo al primo “autogrill” che altri non è che un piccolo ristorantino in uno sperduto villaggio. Non è stata certo un’entrata trionfale la nostra: all’interno pochi uomini ingoffati nei loro cappottoni pesanti e il berretto in stile militare, sguardi scuri, truci, non un cenno di saluto, non una parola né un minimo movimento del corpo. Ci sediamo in sedie piccolissime davanti ad un minuscolo tavolino e, ovviamente, la nostra guida ordina per noi. E intanto loro continuano a guardarci. Ancora più ovvio che non ci siano posate ed è durissimo tentare di mangiare con le bacchette. Per il mio compagno ogni boccone è una prova terribile e volano pezzi di cibo in ogni dove. Ma loro nulla, ci guardano duri come sempre. Intanto nel piccolo televisore in fondo alla saletta passano immagini tristi, accompagnate da una musica malinconica ma nello stesso tempo rigorosa direi quasi militaresca. “Ecco cos’è!” dico….”Il funerale di Ho Chi Minh!”. La Signora che ci aveva servito sentendo le mie ultime parole si illumina in volto e tutta orgogliosa finita la cassetta ce la rimette su da capo. “Aiuto, un'altra volta!” penso io…ma intanto un passo in avanti verso la nostra accettazione l’abbiamo fatto. Nel Vietnam del Nord infatti il ricordo di Ho Chi Minh è ancora molto forte e da tutti viene amichevolmente chiamato “Lo Zio Ho”.
Ad un certo punto, e finalmente, il mio compagno riesce nell’impresa di portarsi un boccone di cibo alla bocca…beh tutti si alzano e gli battono le mani. Un’ovazione. Amicizia fatta?
“Un popolo che si è opposto coraggiosamente alla dominazione francese per più di
ottanta anni, un popolo che ha lottato fianco a fianco con gli Alleati contro i Fascisti durante questi ultimi anni, tale popolo deve essere libero e indipendente” Ho Chi Minh – Dichiarazione d’Indipendenza del Vietnam”

5 commenti:

MANUELA ALBANESE ha detto...

Complimenti per questo tuo bellissimo blog, non so come sono arrivata fin qui, e non sono nemmeno molto distante nel mondo reale ... Quinto (Nervi).
A presto e complimenti di cuore
Manuela

Silvia Merialdo ha detto...

Che bello il Vietnam e che belli i vietnamiti, così fieri di se stessi, così orgogliosi di aver "vinto due guerre" contro due potenze occidentali solo con la forza della volontà, eppure sempre amichevoli e disponibili, senza rancori.
Un caro saluto

Luisa ha detto...

Manuela, davvero grazie. Sono contenta di questo "incontro".

Silvia, Sei stata in Vietnam? Io, purtroppo no, ma sono convinta che sia bellissimo.

Silvia Merialdo ha detto...

Ci sono stata per un mese, proprio pochi mesi dopo Consuelo...
Mi è piaciuto molto, soprattutto per la disponibilità della gente e per quella loro dignitosa fierezza in ogni situazione.

Anonimo ha detto...

Ho avuto la Tua stessa impressione Silvia...fieri come pochi ma sempre disponibili e sorridenti. E poi anche davvero operosi e pieni di vita: non so se hai notato che alle 4 di mattino sono già tutti in piena attività, sembrano tutte formichine. Comunque é vero é un paese meraviglioso e non solo per le persone......Luisa come Ti ho già detto Ti toccherà andarlo a vedere prima o poi! Ciao. Consuelo

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