07 luglio 2006

Verrà la notte ed avrà i tuoi occhi


Camogli, giugno 2006

Quando continuerà
il tempo dove tu manchi,
senza nostalgia
di strofinare i tuoi fianchi;
quando ti fermerò
tra i due miracoli
di averti amata e perduta,
e li ti schiaccierò
e li sarai finita...

Quando di questo amore
saranno sparse le foglie,
e morirà l'orgoglio
nel mio inventario di stelle;
quando ti avrò battuta,
cacciata sulla luna,
dimenticata per sempre
e avrò cantato il giorno
che tu non sei più niente...

Verrà la notte e avrà i tuoi occhi,
verrà la notte con i tuoi occhi.

Io viaggerò l'inverno
io giocherò con il mio cane;
mi vestirò di nuovo
sentirò sete e avrò fame,
quando aprirò la stanza
dov'ero chiuso a chiave
fra le tue immagini spente
e sarò "io": quel giorno
che non sarai più niente...

Verrà la notte e avrà i tuoi occhi,
verrà la notte con i tuoi occhi

E' una canzone di Roberto Vecchioni. Non credo di averla mai sentita e non so neppure se la musica potrebbe aggiungere qualcosa ad un testo così.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

E' una bellissima canzone Lu, e il titolo mi fa tornare alla mente questa struggente poesia di Cesare Pavese:



Verrà la morte e avrà i tuoi occhi-
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla

Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.


Lo so che non c'entra niente.....ma prendila così, oggi mi viene così.........domani invece sarà un giorno bellissimo!

Giuliana

Luisa ha detto...

Giuli, è proprio a questa poesia che si è ispirata la canzone. C'entra, c'entra eccome! Ci sentiamo presto. Buone vacanze!

Anonimo ha detto...

Anch'io ho conosciuto questa canzone e l'ho amata, come ho amato tutte le canzoni di Vecchioni. Mi fa stare bene. Almeno questa. Mi fa pensare che la vera rivincita che si possa avere nei confronti di tutto e di tutti è semplicemente stare bene e continuare imperterriti e testardi la ricerca ad un proprio equilibrio. Per quanto tutto possa andare storto, per quanto il mondo sembra non volerci e far di tutto per cacciarci fuori: non arrendersi mai. Ed alla fine loro rimarranno col loro bel pugno di mosche in mano, agognando i giorni passati ed amaramente rimpianti, ma dovendosi contentare di ciò che non potrà mai rendersi felici. Se vuoi provare altre emozioni intense con il grande Vecchioni, ti consiglio La farfalla giapponese e l'ultimo singolo: Non lasciarmi andare via.

Lunaspina

Luisa ha detto...

Grazie, Lunaspina.
In effetti, questa canzone mi fa pensare che secondo Vecchioni, proprio quando si crede di aver ritrovato l'equilibrio perso, quando "si riapre la stanza" piena di fotografie e si ritorna a vivere i gesti comuni, le cose di sempre, proprio quando si crede di aver vinto la nostalgia... basta che arrivi la notte, un attimo di buio, una piccola distrazione e i "suoi" occhi tornano. Mah... non so se sia così. Per me, quando la stanza è aperta... torna il sole. :)

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