15 maggio 2010

La cerimonia dell'addio

Povero il mio blog abbandonato! Il tempo scarseggia e non riesco mai a scrivere quello che vorrei raccontare.
Proviamo a tornare ai Toraja perchè in effetti non ho ancora detto nulla delle incredibili cerimonie funebri.
Lasciato Lemo ci dirigiamo in macchina verso il luogo in cui si tiene la cerimonia funebre che Luter, la nostra guida, ci ha promesso di farci vedere. Si tratta di una grande cerimonia, la cerimonia di una famiglia ricca, quindi ci aspetta qualcosa di grandioso. Durante la strada, Luter ci spiega come dobbiamo comportarci. Alla famiglia del defunto bisogna portare un regalo. Ci ha pensato lui, comprando per noi un pacchetto di sigarette. Quando arriviamo dobbiamo offrirlo al capo famiglia e poi entrare in una capanna che ci sarà indicata. Non potremo uscire di lì, fino a che un membro della famiglia non ci darà il benvenuto. A quel punto potremo andare dove vorremo e scattare tutte le foto.
La macchina si inerpica faticosamente su per il pendio di un monte. Lascaita la strada asfaltata imbocca un sentiero in mezzo alle risaie e poi alla foresta. Intorno a noi ci sono piante di cacao e di caffè. la strada diventa sempre più difficile. Sembra non esserci nessuno: solo foresta e poche case sparse qua e là. Luter sembra sicuro di dove stiamo andando, ma noi un pò meno: non sembra di arrivare da nessuna parte. Ad un certo punto una macchina rotta ci blocca il passaggio. E' una macchina che non riusciva a salire... e noi dobbiamo provare ad andare avanti a piedi. Mi sento un pelo disperata: siamo davvero nel nulla! Ma poi la strada si libera e il nostro possente mezzo ci raggiunge.
Ci porta ancora avanti per un bel pò e poi ci ferma ala fine di un sentiero nel bosco. Pochi metri più in là si apre una radura circolare, circondata da palafitte. Al centro c'è una torre a tre piani, ornata con drappi rossi. In cima alla torre c'è la bara della defunta, si tratta di una donna morta circa 13 anni prima. La bara è fascaita da un drappo rosso. Sotto ci sono alcune donne anziane e delle bambine. Alla base della torre ci sono i familiari. Sono vestiti con i loro costumi tradizionali. Gli umini sono vestiti in nero, le donne portano i tradizionali ornamenti di perline colorate, soprattutto arancioni, tipiche di questi luoghi.


Fino a questo momento, lo spirito della defunta è rimasto cn la famiglia come se lei non fosse ancora morta. Per questo i parenti le hanno portato cibo e vestiti. Con il rito funebre lo spirito sarà liberato e la donna sarà veramente morta. E' ora che i figli piangano e compiano il rito che purificherà lo spirito e gli consentirà di iniziare una nuova vita.
Come Luter ci aveva detto, appena arriviamo un familiare ci viene incontro. Noi gli offriamo le sigarette e lui ci fa accomodare sotto una delle palafitte. Aspettiamo e intanto facciamo amicizia con dei bimbi che restavano lì a giocare. Finalmente il parente della defunta torna e ci offre tè e dolci. E' il segno che siamo stati accolti e che dopo aver mangiato e bevuto, saremo liberi di muoverci intorno.
Queste cerimonie durano 3-4 giorni e vi partecipano molte persone venute dai villaggi vicini e tutti i parenti e i parenti dei parenti del defunto. Quando arrivano nella radura, si svolgono delle processioni intorno alla torre, in cui tutti gli uomini, vestiti di nero, portano i doni alla famiglia, spesso maiali, ancora vivi e urlanti, legati per le gambe a pali di bambù.


Al di fuori del cerchio di palafitte, i maiali saranno sgozzati, eviscerati e cucinati in lunghi pezi di bambù insieme al riso. Questo costituirà il pranzo per tutti gli invitati. La carne rimasta, invece, sarà distribuita fra i villaggi di tutti i partecipanti.
Questo a cui partecipiamo è il secondo giorno della cerimonia. Nel primo, la salma viene trasportata dalla casa fino alla torre. Si tratta di un momento intimo a cui non partecipa altro che la famiglia.
Nel secondo giorno, la famiglia riceve gli aspiti. Il terzo giorno vengono sgozzati i bufali che sono stati offerti alla famiglia o comprati dalla famiglia stessa per l'occasione. Secondo Luter, per questa cerimonia sarebbero stati sgozzati circa 60 bufali. Non tutti lì, però. Alcuni sarebbero stati inviati direttamente ai villaggi dei parenti e lì sarebbero stati uccisi. La carne sarebbe stata seccata e sarebbe stata distribuita al villaggio. Il quarto giorno, la bara sarebbe stata chiusa nella tomba, come quelle viste a Lemo.
Ad un certo punto, molti dei maiali vengono portati al centro dello spiazzo.


Tutto intorno gli uomini formano un cerchio molto largo e si mettono a cantare. Si tengono per mano e al ritmo delle loro voci si muovono in sincrono. Sono i ballerini chiamati per la celebrazione. Dall'interno del cerchio alcuni ragazzi distribuiscono sigarette.



Intanto le lunghe canne di bambù si arrostiscono sul fuoco e via via le donne li prendono, li rompono e ne estraggono la carne di maiale e il riso. All'ombra delle capanne, il cibo viene distribuito a tutti gli ospiti. Noi ne facciamo a meno: la carne di maiale semicotta non mi pare molto appetitosa...
A questo punto ci allontaniamo. All'indomani avremo ancora una grande esperienza: potremo partecipare alla tumulazione della salma in cima ad una roccia altissima.

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