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Myanmar, Amarapura, agosto 2007
Pochi giorni fa, in Tibet, sono stati arrestati altri 100 monaci buddhisti, accusati di rivolta contro il governo di Pechino. Cosa questo significhi, è assolutamente ovvio. I monaci saranno incarcerati, torturati, trattati in maniera del tutto disumana. Ne usciranno pochi da quelle prigioni. Le testimonianze di chi è riuscito ad essere liberato e ha lasciato la Cina sono terribili.
In un mondo diverso, i soldi non potrebbero contare così tanto da continuare ad avere rapporti di qualunque genere con una nazione che sta mettendo in atto un genocidio e un annientamento culturale così radicale. Quanto siamo ipocriti quando ci preoccupiamo dell'estinzione di strane razze di insetti del tutto sconosciute e poi continuiamo a far finta di nulla davanti a tutto questo?
1 commento:
..continuo a non trovare le parole.
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