09 giugno 2009

Istanbul, il più vicino luogo lontano


Istanbul, Yeni Camii, giugno 2009

Istanbul è vicina: neanche tre ore di volo. Ma è già un altro mondo. Quelle tre ore bastano per sentirsi altrove e trovare le atmosfere di un altro mondo, sentire i muezzin scandire le giornate con i loro richiami alla preghiera e vedere le persone che si radunano per il Namaz; le donne con il velo in testa, le donne con il volto coperto, le donne che invece rifiutano il velo; gli studenti universitarei che discutono ai tavolini dei cafè all'aperto, sotto l'ombra di alberi giganteschi, davanti ad un té fumante; i disegni intricati di fiori e di geometrie che adornano i muri delle antiche moschee, vestigia di tempi antichissimi ma anra simbolo di unione e di vita. Istanbul è un gran miscuglio di oriente e occidente, che però mantiene una sua fortissima personalità e una grande carica. Una città piena di fascino, che fa innamorare di sè al primo assaggio.

4 commenti:

Silvia Merialdo ha detto...

Bellissima foto!
Capisco perfettamente il fascino che hai provato in questa splendida città...
Anche io mi sono innamorata di Istanbul a prima vista, prima ancora di arrivarci: in un tramonto dal traghetto sul Mar di Marmara, con i minareti scuri contro il cielo infuocato, mi è scesa per sempre nel cuore.
E poi i turchi sono straordinariamente simpatici e ospitali, tutti, sia quelli moderni di Istanbul sia quelli che vivono nei piccoli paesini sperduti della Turchia orientale.

Anonimo ha detto...

Ciao Luisa. Sei stata ad Istanbul...che bello! Un assaggio di quello che sarà il viaggio di agosto? Non ci sono mai stata ma leggo dalle Tue parole che deve essere davvero una fascinosa città. Io parto per una 4 giorni in moto nel Cilento...così giusto qualche km per scaldare la mia povera schiena... e mi porto il libro che mi hai consigliato "Il Ragazzo che Parlava col Vento". Non vedo l'ora di leggerlo.
Buona giornata.
Consuelo

Luisa ha detto...

Ciao Silvia. Sei stata anche nell'interno? Immagino che siano posti splendidi e spero davvero di avere l'occasione di vederli.

Consuelo, ciao. Sì sono stata pochi giorni, solo il ponte del 2 giugno, ma è tato davvero amore a prima vista. Ad agosto... boh? Per adesso mi sono gustata questo! Spero che il libro ti piaccia. La scrittura non è proprio delle più belle, a volte ripetitiva, ma il racconto è terribilmente coinvolgente, soprattutto per chi ha visto la Birmania.
Divertiti nel Cilento!

Silvia Merialdo ha detto...

Ci sono stata più di 10 anni fa, ho girato gran parte della Turchia in macchina.
Le due cose che mi sono piaciute di più sono appunto state proprio Istanbul da una parte e i paesini remoti della zona orientale, due mondi opposti e distanti ma accomunati dalla fantastica ospitalità della gente.

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