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Camogli, Il faro, aprile 2006
Ci sono dei momenti in cui quello che vedo lo trovo così bello che devo a tutti i costi fotografarlo. Se riesco ad avere quell'immagine, lì, sulla mia macchina fotografica e poi sul mio computer, la posso guardare, riguardare, riviverla, gustarla senza la fretta di un attimo che scappa via. Sì, certo, c'è la memoria, ma la mia fa acqua come un colabrodo per certe cose.
Però mi capita molto spesso che quello che vorrei fotografare è una foto infattibile, come questa... Buio, due barche in movimento, tempi lunghi e niente appoggio... Questa è la meno peggio che ho ottenuto, ma a me importa poco: ci riproverò. Intanto mi godo questa, il blu intenso della notte appena iniziata, la luce calda del mio faro, le barche silenziose che scivolano sul mare piatto e la luce della lampara che si riflette sull'acqua.