04 settembre 2008

Sguardi diffidenti


India, Rajasthan, Jaisalmer, agosto 2008

Stavolta non ho nessuna idea da dove cominciare a parlare di questo viaggio. Non che di solito segua un ordine. Anzi, tutto il contrario. Ma stavolta, se è possibile, ancora meno.
E allora oggi, sfogliando le immagini già scaricate sul computer e inserite nelle loro cartelline, due occhi mi hanno chiamato. Non era l'arrivo, non era la partenza, ma un punto in mezzo, uno fra i tanti. Il luogo: Jaisalmer, davanti alla porta di accesso alle mura. Jaisalmer è un luogo poetico, una fila di bastioni color della sabbia del deserto, che si ergono sopra l'unica altura entro chilometri e chilometri di deserto. Palazzi come trine sono racchiusi entro la cinta, tutti color della sabbia. Sembra di poter ancora vedere muoversi lì in mezzo i cavalli bardati e i cavalieri rajput, pronti a combattere. E in quella luce dorata appaiono le donne con i colori di tutto l'arcobaleno. Vendono bracciali e cavigliere e aspettano solo i turisti, lo so. Ma sono belle. Mentre fotografo la madre, appare la figlia, che suona qualcosa, quello strano strumento che ha nella bocca. Ma che occhi, che sguardo torvo, che bellezza nel suo gesto.

4 commenti:

Sonia ha detto...

È bellissima, complimenti per lo scatto :) lo sguardo è fugace, deve essere preso al volo.

Luisa ha detto...

Ciao Sonia! Non era tanto fugace, sai? Mi guardava proprio così, con gli occhi da sotto in su.

Anonimo ha detto...

Non lo trovo torvo questo sguardo, è incredibile e molto intenso... lo fisserei per ore.
Pare mi voglia dire qualcosa...mi piace questa ragazzina.

Fernanda

esercizidistyle ha detto...

ciao luisa...sono appena tornata dalla cambogia e ho ancora in bocca il sapore del viaggio..le tue foto sono intense complimenti...
laura

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