01 ottobre 2008

La tragedia del Chamunda Devi


India, Jodhpur, Tempio di Chamunda Devi, agosto 2008

Metto due foto che ho scattato, non perchè siano particolarmente belle, ma perchè conoscere i luoghi fa capire, a volte, molto di più la tragedia di ciò che ci accade intorno. 180 persone sono morte ieri in un ignoto tempio Hindù di Jodhpur, una ignota città del Rajasthan, in India e la notizia non fa più di un veloce annuncio alla radio o un trafiletto sul giornale. Ma sono 180 persone!!! Il fatto è che sono lontane, appartenenti ad un mondo diverso. Il fatto è che ci è incomprensibile che si possa creare una coda di chilometri per andare a visitare la statua di una Dea. Il fatto è che ciò che non conosciamo, non ci tocca.
Ieri iniziava il Navaratri in onore della dea Durga, la dea del Chamunda Devi. Durga è la dea della potenza, incarnazione di Parvati. Per nove giorni, da ieri, le donne digiuneranno e pregheranno Durga per la salute e la buona sorte del marito.
Ecco, io volevo solo avvicinarvi a quel posto, farvi vedere quanto piccolo è quel tempio per le 10.000 persone che vi si stavano dirigendo e quanto alto il baratro nel quale sono scivolati.
Se volete altre notizie, leggete qui
http://indonapoletano.wordpress.com/2008/09/30/calca-in-tempio-hindu-180-morti/


India, Jodhpur, la collina dal tempio di Chamunda Devi, agosto 2008


India, Jodhpur, Il tempio di Chamunda Devi, visto dalla città, agosto 2008

4 commenti:

Silvia Merialdo ha detto...

Cara Luisa, anche io a questa notizia sono andata a rivedermi le foto che avevo fatto al tempio ormai più di 5 anni fa... la tua seconda foto è quasi identica a una delle mie: evidentemente la vista della città blu da lassù era molto suggestiva...
Mi unisco al dolore per questa tragedia, che vista da qui può sembrare incomprensibile... eppure (sempre con il pensiero che alla fine poi siamo tutti uguali) anche da noi ci sono file infinite per eventi religiosi (per esempio il funerale del papa, anche in molti posti di pellegrinaggio cristiano) o pseudo-religioso (per es. i corcerti dove la divinità è il cantante-divo).
Tutto in India poi è esagerato, amplificato, dalla moltitudine, e così anche le tragedie.
Ed è strano come le notizie arrivino a noi, dettate non dalla gravità dei fatti o dalla loro importanza... Ogni tanto questi schiacciamenti che causano delle vittime nei festival indiani succedono, quasi mai ci arriva notizia...

Anonimo ha detto...

Blog e foto meravigliosi.

Anonimo ha detto...

Ciao Luisa. Io in India mi sono proprio trovata in una situazione così: é stato terribile. Eravamo in Spiaggia a Mamallapuram e c'era una festa in riva al mare allo Shore Temple. All'ora di chiusura del Tempio noi stavamo per uscire ma fuori c'era ancora una folla immensa che spingeva per entrare nonostante la tarda ora. La Guardia all'ingresso teneva il cancello chiuso ma ad un certo momento la spinta delle persone é stata più forte. Potrai ben immaginare. Donne e bambini per terra pestati e noi incastrati che cercavamo di fare del nostro meglio per aiutarli ad uscire da quell'inferno. Per fortuna poi é andato tutto bene ma non lo dimenticherò mai. L'India é anche questo.
Consuelo

Luisa ha detto...

Ciao Consuelo!
Ciao Silvia e Ciao Airel.
E' vero, gli schiacciamenti sono frequentissimi. NOn esistono code, ma solo tentativi di entrare prima, di passare avanti. E' una cosa così incomprensibile che per qualunque evento si formi una folla di persone, queste comincino a spingere, e spingere...
L'ho provato anch'io, anche se in modo non così serio come per il Chamunda Devi e come il fatto di Consuelo. Stavamo entrando a vedere la chiusura del confine con il Pakistan, un evento delirante e assurdo come pochi. Ogni giorno però ci sono migliaia di persone che si recanoa vedere la cerimonia. Quando andammo noi, nonostatne ci fosse un cancello grande, le guardie lo tenevano chiuso e pretendevano di far passare le persone da un cancello piccolissimo. Appena il cancello si aprì, fu il caos totale. Tutti cominciarono a spingere per passare avanti. Io sono rimasta schiacciata contro un muro, mentre vedevo una madre con un neonato sulle spalle che cercava di passare schiacciando il bimbo in maniera terribile. E tutto questo per vedere una parata militare che sarebbe cominciata ben 3 ore dopo. Davvero è una cosa che non comprendo.

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